Ci ha messo esattamente un anno a carburare, ma adesso Arthur Cabral sembra non avere alcuna intenzione di fermarsi: la Fiorentina si gode quello che si può finalmente definire un bomber dopo la ferita inflitta dalla partenza di Vlahovic nel gennaio del 2022, direzione Juventus. Cabral, arrivato dal Basilea proprio per sostituire il serbo al prezzo di poco più di 15 milioni di euro e con 4 anni di contratto, ha faticato moltissimo, arrancando dietro Piatek nei primi sei mesi e non sfruttando i problemi di Jovic nella prima parte di questa stagione. 4 reti fino alla pausa prima dei Mondiali, non certo un bottino soddisfacente.
GENNAIO DECISIVO – Proprio la Cremonese, squadra che Cabral ha colpito sia in campionato sia nell’ultima gara giocata in semifinale di Coppa Italia, si era fatta avanti a gennaio, mentre l’attaccante era ai box per un infortunio patito contro il Sassuolo alla metà del mese: proposta per un prestito per provare a salvarsi, dando a Cabral lo spazio che sembrava non avere. Niente da fare, però, perché dalla dirigenza viola non sono arrivate aperture. Il numero 9 è guarito e, dopo il gol al Monza nella prima gara dell’anno, ha gonfiato la rete altre 8 volte fino ad oggi, raggiungendo quota 13 in stagione e con tre fronti ancora aperti. Ci è voluto un bel po’ di tempo, ma si può dire che l’investimento sta iniziando a fruttare.
BEFFA EVITATA – E dire che, quando ancora Cabral era nel tunnel, la Fiorentina ha avuto un’idea che poteva sembrare geniale: scambio di prestiti con Arnautovic del Bologna, per avere un bomber esperto che stava andando fortissimo nonostante qualche acciacco. Parliamo di novembre. Dai rossoblù, però, è arrivato un no perentorio, ancora prima di poter avviare qualsiasi trattativa in seguito, nelle settimane preposte. Col senno di poi, visto che Arnautovic sta avendo grossissime difficoltà tra infortuni e un rapporto complicato con Thiago Motta, alla Fiorentina è andata di lusso.
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